Joe Schuster, il co-creatore di Superman, in segreto arrotondava facendo disegni feticisti per fumetti proibiti negli anni Cinquanta. Come il suo personaggio, insomma, aveva una vita segreta. Un libro, Secret Identity: The Fetish Art of Superman’s Co-Creator Joe Shuster, raccoglie alcuni esempi dei suoi lavori per il fumetto sadomaso Nights of Horror.
Con un parallelo molto interessante intorno alle polemiche attuali sulla pornografia online e in particolar modo su quella virtuale (immagini ottenute usando modelli digitali 3D oppure alterando foto di persone), questi disegni furono banditi dalla Corte Suprema degli Stati Uniti e l'editore e il tipografo finirono entrambi in galera.
Charles Kochman, responsabile dell'attuale pubblicazione (che include un'introduzione del mitico Stan Lee), racconta che nella crociata anti-fumetti fu coinvolto anche "un gruppo di delinquenti neonazisti, i Brooklyn Thrill Killers", che commise violenze e omicidi e vantò in tribunale Nights of Horror come fonte d'ispirazione.
Stranamente, nonostante la vistosa somiglianza con Lois Lane e Clark Kent e la mano piuttosto caratteristica del disegnatore, nessuno mise in relazione Schuster e questi fumetti.
Il sito che promuove il libro, Secret-identity.net, ne offre un'anteprima un po' più esplicita di quella mostrata nella figura qui sopra.
Un ottimo promemoria per coloro che cercano di farci credere che queste cose, ai loro tempi, non si facevano e non esistevano e il mondo era pulito, probo e sano. E i fumetti con riferimento a questo genere di interessi non erano molto rari, a giudicare da chicche come questa (dalla collezione presso Superdickery.com):
"Sull'Isola del Paradiso, dove facciamo molti giochi dove ci si lega, questo è ritenuto il modo più sicuro di legare le braccia di una ragazza!". Più chiaro di così.
Oddio, facendo il militare e passandomi fra le mani vari fumetti hard, erano facilmente riconoscibili certe mani di disegnatori poi divenuti famosi. Ricordo solo Magnus o Fenzo (fra l'altro quest'ultimo che disegnava per il Giornalino delle Edizioni Paoline).
RispondiEliminaEd anche quando ero alle superiori avevo notato che le redazioni (e relativi collaboratori) dei giornaletti per maschietti e quelli per femminucce erano composte dalle stesse persone. Ivi compresi i disegnatori delle storie a fumetti contenute.
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RispondiEliminaC'è una n in meno nell'ultima frase.
RispondiEliminaComplimenti per questo nuovo esperimento, Paolo! ;)
Sistemata, grazie Michele.
RispondiEliminaRicordo di quanto rimasi sorpreso vedendo alla mostra del fumetto di Lucca un fumetto hard disegnato da quel Massimo Mattioli che io conoscevo solo per Pinky su "Il Giornalino"...
RispondiElimina(In effetti la frase di Wonder Woman è moolto equivoca, forse ho capito perchè la chiamano Paradise Island).
Una bella collezione di fetish comics (niente di porno):
RispondiEliminahttp://www.bcotd.com/