L'inserto chiuso del Disinformatico di Paolo Attivissimo – Tutto quello che potrebbe urtare bigotti e anime sensibili
domenica 21 dicembre 2008
Spot virale danese: paracadutiste in topless per vendere lavatrici
E' così kitsch, diretto ed esagerato che fa ridere più che stuzzicare, ma dimostra che c'è qualcuno che ha capito come funziona l'essenza del marketing virale via Internet.
Sta infatti spopolando lo spot (link alternativo) di una catena danese di elettrodomestici, Fleggaard, in cui un uomo dall'aria a metà fra l'agente della CIA e il manager brianzolo raduna un'orda di ragazze in pantaloncini inguinali e poco altro, le carica su un aereo e le paracaduta in topless come se fosse lo sbarco in Normandia, con gli effetti speciali più patetici dell'ultimo decennio, con qualche sovrabbondanza di silicone e soprattutto con l'accompagnamento della Cavalcata delle Valchirie. Non riuscirete più a guardare Apocalypse Now con gli stessi occhi. Questo è il Plan Nine from Outer Space degli spot.
Le paracadutiste compongono nel cielo la scritta che reclamizza una lavatrice della Siemens, e poi c'è la gag finale.
Lo slogan conclusivo dello spot, a quanto pare, è un gioco di parole: Lige over grænsen significa "oltre il confine", sia nel senso di uno spot che supera i limiti di quello che sarebbe consentito dalla normale diffusione televisiva, sia nel senso che Fleggaard riesce ad avere prezzi bassi perché si procura la merce nei paesi vicini: oltre confine, appunto.
I danesi hanno evidentemente una certa disinvoltura nel gestire le grazie donate dalla natura: qualcuno ricorderà lo spot del ministero dei trasporti danese che presentava ragazze danesi che, nell'ambito di una campagna per la sensibilizzazione ai limiti stradali di velocità, si mettevano in topless e pantaloncini cortissimi e reggevano i cartelli con l'indicazione del limite.
Sembra un paese interessante. Ve l'immaginate, che so, la Euronics o Trony che fa la stessa cosa in Italia?
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Ma chi? Tonino Valeri a petto nudo che telefona il suo ottimismo...
RispondiEliminaMamma mia!!
In Italia Euronics o Trony non lo farebbero perché non si distinguerebbero più gli spot dai programmi (già farciti di tette e culi).
RispondiEliminaNon è solo una battuta: ho abitato in Danimarca per un semestre, e la differenza tra come viene usato il corpo femminile a scopi commerciali in Italia e come *non* viene usato lì salta all'occhio facilmente. Non è un caso che spot di questo tipo, di solito di provenienza anglosassone o nordica, come altri che raggiungono la notorietà magari via YouTube, giochino esplicitamente sull'esposizione, rendendo cioè parte del messaggio la rottura delle "regole".
Come interessante è che da noi gli spot siano mediamente più sensuali (non solo quelli di lingerie, basta pensare a quelli del cioccolato), ma il caso, e le polemiche, nascano solo quando il sesso c'entra verbalmente: il famoso spot della patatina di Rocco Siffredi, il "bella topolona" del gorgonzola, ecc.
Tutto questo detto senza minima bacchettoneria, eh! E senza necessariamente dire che lì è meglio e qui peggio o viceversa. Anzi sarebbe interessante, come immagino qualcuno abbia già fatto, affrontare la questione in termini di differenza tra le morali sessuali, ovviamente dovute anche alla differente sfera d'influenza religiosa.
(Sarà un caso, perdona l'off topic, che in Italia ci sono già violente reazioni censorie all'annunciata campagna atea che scriverà su 2 bus "Dio non esiste"? Ecco una cosa inconcepibile in Danimarca...)
ROTFL!
RispondiEliminaQuesti sono dei geni della comicità involontaria.
Sopra ogni altra considerazione, la faccia del tizio durante la camminata iniziale (si vede lo sforzo che sta facendo per non ridere) e la fanciulla che strappa lo slip invece della cordella del paracadute.
Lanf
ROTFL! Come parodia di Apocalypse è fantastica.
RispondiEliminaComunque, non credo sia tanto una buona idea lanciarsi col paracadute nudi... perlomeno per il lato estetico, stando a quello che si vede in questa foto: (lo devo dire che è per adulti?)
http://www.coupsdecoeur.net/blagues/sport/parachute.jpg
È tutta la mattina che cerco di capire che aereo è, russo non è, americano nemmeno... Ala alta, 4 motori, cha paiono vecchi, del tipo che era montato sui 707 o sui bombardieri post seconda guerra.
RispondiEliminaSportello laterale gondole di alloggio dei carrelli posteriori e carrello anteriore basso...
Mi sta facendo diventare matto!
Guru,
RispondiEliminaè un aereo finto, fatto in grafica digitale. Nessun aereo potrebbe spalancare così i portelloni posteriori in volo, farebbero da aerofreni mostruosi.
Già, Paolo, quello è vero e giusto, più che altro era l'immagine
RispondiEliminahttp://img155.imageshack.us/my.php?image=aereose8.png
non riesco a capire se sia fatta o meno al computer, motore antico, fusoliera cilindrica stile boeing, cabina bassa, ala alta, gondola porta carrello... Sia io che un amico, entrambi periti aeronautici, nonostante mille ricerche non riusciamo a capire cos'è.
Se invece anche questa è computer grafica sono stati molto bravi, mi hanno ingannato!
Comunque non è la prima volta che i danesi hanno iniziative al limite, non so se è una bufala, ma tempo fa ricordo i topless limiti di velocità.
http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/6181788.stm
Guru,
RispondiEliminaanche quella scena è fatta in grafica. Indizio tipico: l'assenza di interazione fra attori e oggetto digitale.
Comunque è fortemente ispirato dal C-141 Starlifter.
Sarebbe interessante semmai identificare l'aereo usato nelle scene in cui le ragazze si lanciano: lì il vano di lancio è un oggetto reale.
Sei un vero genio, c'hai preso in 2 secondi e io a impazzire per trovarlo!! i Lockheed proprio non li avevo nemmeno presi in considerazione.
RispondiEliminaComunque il vano di lancio può essere lo stesso quello del c-141 guardando questa immagine:
http://www.richard-seaman.com/Aircraft/AirShows/MarchField2004/Sampler/C141DroppingContainers.jpg
La scena al decollo a me ha ricordato subito l'Avro RJ-85-100 anche se i vani carrello sembrano assolutamente sproporzionati rispetto alla realtà. La scaletta (vado a memoria, non ho trovato fotografie) sembra simile a quello che ho preso una decina di giorni fa.
RispondiEliminaSi nota comunque l'assenza degli attuatori dei flap, che rendono il profilo dell'ala un po' "seghettato", in quanto sporgono nella parte posteriore per qualche centimetro.
@ camicius
RispondiEliminaSi, in effetti qualcosa c'era, è che l'avro, così come il Buzz e gli altri aerei della British, hanno il muso a punta, e sono decisamente più bassi. I modelli nuovi ad ala alta di Avro, come il 146, non hanno quei motori vetusti.
Comunque ottimo occhio, e grazie che mi hai fatto dare di nuovo una occhiata a questi aerei, che Rayanair predilige spesso.
A me non fa ridere!
RispondiEliminaSembra una scenetta da "Una pallottola spuntata"
Certo che fare queste elaborazioni digitali super e usare questa "fantasia" per pubblicizzare un prodotto che non si vede è proprio triste!
a me invece viene da chiedere a voi maskietti: ma la vostra fantasia e creatività erotica è veramente solleticata da tutti questi luoghi comuni sulla fichezza della donna barbie-airbag? siete veramente tutti così elementarmente eccitabili che a scombussolarvi le gonadi sono sufficienti 5 concetti visivi basic: shorts a mezzachiappa, zucche siliconate, tacchi a spillo, chioma in tinta accesa, labbra rosso-pompa? perché se non è così, dovreste protestare! i primi ad essere offesi siete voi!
RispondiEliminaDanipell,
RispondiEliminaparlo per me e non pretendo di rappresentare la categoria dei "maskietti": solleticata no, ma divertita sì, proprio perché fa leva sull'esagerazione di questi stereotipi.