L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.Il 12 aprile scorso è morta a 56 anni Marilyn Ann Taylor, meglio nota come Marilyn Chambers. Lo segnalano il
Los Angeles Times e
CNN.
Molti internauti la conoscono come una delle più famose pornostar degli anni Ottanta, ma la segnalo qui per la sua storia atipica e per il suo effetto sulla cultura e il costume dell'epoca.
Certo: una pornostar può influenzare la cultura, e non solo tramite l'incentivo a comperare modem più veloci per poter accedere alle sue immagini.
Innanzi tutto, non capitava a tutte le pornostar di avere abbastanza cervello da chiedere (e ottenere) il 10% sugli incassi dei suoi film, mossa che le fruttò circa 3 milioni di dollari, o di partecipare a film d'autore (
Rabid di David Cronenberg). E non capitava a tutte le pornostar di ricevere una
standing ovation al Festival del Cinema di Cannes per una pellicola
hardcore: accadde alla prima di
Behind the Green Door (1972).
Va ricordato infatti che la fine degli anni Settanta fu l'epoca in cui si sdoganarono (grazie a film come quelli di Chambers) le scene di nudo e di sesso esplicito nei film "seri", che prima erano assolutamente tabù; la disinvoltura e la tolleranza di Hollywood dell'epoca rispetto al nudo maschile e femminile se richiesto dalla storia (e anche se non richiesto) sono sconcertanti se confrontate con il pudore paranoico di oggi dei grandi
studios, dove la Disney
ritocca digitalmente i seni troppo prosperosi anche quando sono coperti (
Herbie - Fully Loaded, con Lindsay Lohan, 2005).
Qualcuno ricorderà, per esempio,
Pretty Baby di Louis Malle (1978) o
Taxi Driver (1976) o le scene terribili di
Soldato Blu (1970). Persino un film come
10 (di Blake Edwards, con Bo Derek, 1979) conteneva scene altamente esplicite (scomparse o sostituite nella
versione che viene trasmessa oggi in TV). Come si cambia.

La storia di Marilyn Chambers ebbe un effetto psicologico molto particolare per altri versi. Fu scioccante per molti vedere una ragazza così carina, dall'aspetto "acqua e sapone" e già molto famosa, che decideva di passare al porno
hardcore, all'epoca decisamente a corto di bellezze.
Marilyn, infatti, aveva alle spalle un inizio di carriera cinematografica (ha una parte ne
Il Gufo e la Gattina, 1970, insieme a Barbra Streisand; lei era la ragazza di Robert Klein) ed era nota come modella pubblicitaria per il popolarissimo detersivo Ivory Snow della Procter & Gamble: il suo viso diciassettenne era quello della premurosa mamma raffigurata sulla scatola del prodotto (non è quello del neonato, come vuole una diffusa e sussurrata
leggenda metropolitana).
Per fare un paragone, è come se Susanna Messaggio o Licia Colò avessero deciso di darsi al porno dopo essere diventate famose come personaggi "acqua e sapone".
Quando la P&G venne a sapere del suo cambio di professione, non gradì; così Marilyn fece in modo che in quasi tutti i suoi film ci fosse un
cameo del detersivo in questione.
L'altro shock importante (e rivelatore della cultura dell'epoca) fu che Marilyn Chambers non solo faceva sesso esplicito sul grande schermo, ma lo faceva
con un uomo di colore (Johnny Keyes in
Behind the Green Door): e questo era molto più tabù di qualunque modalità estrema di accoppiamento.
Wikipedia la ricorda anche per un'altra innovazione che ha cambiato il costume: fu una delle prime pornostar a introdurre la depilazione genitale. Roba estrema per l'epoca, ma oggi entrata nel costume corrente. Nel bene e nel male.
BoingBoing la ricorda segnalando una sua interessante intervista del 1977, che rivela un personaggio decisamente differente dallo stereotipo dell'attricetta disposta a svendersi e segnala come i magnati dei media dell'epoca (Warner, per esempio) distribuissero disinvoltamente i suoi libri.