L'inserto chiuso del Disinformatico di Paolo Attivissimo – Tutto quello che potrebbe urtare bigotti e anime sensibili
martedì 14 aprile 2009
Marilyn Chambers, 1952-2009
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Il 12 aprile scorso è morta a 56 anni Marilyn Ann Taylor, meglio nota come Marilyn Chambers. Lo segnalano il Los Angeles Times e CNN.
Molti internauti la conoscono come una delle più famose pornostar degli anni Ottanta, ma la segnalo qui per la sua storia atipica e per il suo effetto sulla cultura e il costume dell'epoca.
Certo: una pornostar può influenzare la cultura, e non solo tramite l'incentivo a comperare modem più veloci per poter accedere alle sue immagini.
Innanzi tutto, non capitava a tutte le pornostar di avere abbastanza cervello da chiedere (e ottenere) il 10% sugli incassi dei suoi film, mossa che le fruttò circa 3 milioni di dollari, o di partecipare a film d'autore (Rabid di David Cronenberg). E non capitava a tutte le pornostar di ricevere una standing ovation al Festival del Cinema di Cannes per una pellicola hardcore: accadde alla prima di Behind the Green Door (1972).
Va ricordato infatti che la fine degli anni Settanta fu l'epoca in cui si sdoganarono (grazie a film come quelli di Chambers) le scene di nudo e di sesso esplicito nei film "seri", che prima erano assolutamente tabù; la disinvoltura e la tolleranza di Hollywood dell'epoca rispetto al nudo maschile e femminile se richiesto dalla storia (e anche se non richiesto) sono sconcertanti se confrontate con il pudore paranoico di oggi dei grandi studios, dove la Disney ritocca digitalmente i seni troppo prosperosi anche quando sono coperti (Herbie - Fully Loaded, con Lindsay Lohan, 2005).
Qualcuno ricorderà, per esempio, Pretty Baby di Louis Malle (1978) o Taxi Driver (1976) o le scene terribili di Soldato Blu (1970). Persino un film come 10 (di Blake Edwards, con Bo Derek, 1979) conteneva scene altamente esplicite (scomparse o sostituite nella versione che viene trasmessa oggi in TV). Come si cambia.
La storia di Marilyn Chambers ebbe un effetto psicologico molto particolare per altri versi. Fu scioccante per molti vedere una ragazza così carina, dall'aspetto "acqua e sapone" e già molto famosa, che decideva di passare al porno hardcore, all'epoca decisamente a corto di bellezze.
Marilyn, infatti, aveva alle spalle un inizio di carriera cinematografica (ha una parte ne Il Gufo e la Gattina, 1970, insieme a Barbra Streisand; lei era la ragazza di Robert Klein) ed era nota come modella pubblicitaria per il popolarissimo detersivo Ivory Snow della Procter & Gamble: il suo viso diciassettenne era quello della premurosa mamma raffigurata sulla scatola del prodotto (non è quello del neonato, come vuole una diffusa e sussurrata leggenda metropolitana).
Per fare un paragone, è come se Susanna Messaggio o Licia Colò avessero deciso di darsi al porno dopo essere diventate famose come personaggi "acqua e sapone".
Quando la P&G venne a sapere del suo cambio di professione, non gradì; così Marilyn fece in modo che in quasi tutti i suoi film ci fosse un cameo del detersivo in questione.
L'altro shock importante (e rivelatore della cultura dell'epoca) fu che Marilyn Chambers non solo faceva sesso esplicito sul grande schermo, ma lo faceva con un uomo di colore (Johnny Keyes in Behind the Green Door): e questo era molto più tabù di qualunque modalità estrema di accoppiamento.
Wikipedia la ricorda anche per un'altra innovazione che ha cambiato il costume: fu una delle prime pornostar a introdurre la depilazione genitale. Roba estrema per l'epoca, ma oggi entrata nel costume corrente. Nel bene e nel male.
BoingBoing la ricorda segnalando una sua interessante intervista del 1977, che rivela un personaggio decisamente differente dallo stereotipo dell'attricetta disposta a svendersi e segnala come i magnati dei media dell'epoca (Warner, per esempio) distribuissero disinvoltamente i suoi libri.
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Ma nella standing ovation di Cannes, cosa era esattamente "standing"?
RispondiEliminaL'ho vista solo in Rabid, ma mi è bastato per ricordarla
RispondiEliminaLOL la storia del cameo del detersivo m'ha fatto morire. Credo che andrò a riguardare i film apposta per cercarlo.
RispondiEliminaLuigi,
RispondiElimina"Ma nella standing ovation di Cannes, cosa era esattamente "standing"?"
I membri della giuria, of course.
Paolo,
RispondiEliminastando a wikipedia e all'articolo di LA Times che citi è morta il 12 Aprile, non l'11 come scritto nell'articolo.
Adesso vedrò detersivi e scope con un'altra ottica.
RispondiEliminaGrazie Hammer, ho corretto subito.
RispondiEliminaPaolo, ma perchè hai tradotto pierced con depilati?
RispondiEliminaPhysboy,
RispondiEliminainfatti non ho tradotto come dici. Ho tradotto questa frase dalla sua voce in Wikipedia: "She was one of the first female stars to shave her pubic hair, a practice now routine for porn actresses."
Ricordo, da interviste d'epoca, che anche Moana Pozzi era una donna intelligente e spiritosa, per cui non mi stupisco più di tanto, leggendo la storia di M. Chambers. Se poi la confrontiamo con le attricette tv (cerebrolese) attuali non ci resta che il rimpianto (almeno per quelli come me che hanno passato la quarantina). Peccato.
RispondiEliminasorry about that Paolo...capita quando si legge una riga si e una riga no. Questo è il pezzetto di Wikipedia che avevo letto io: "She was reputedly one of the first porn actresses to have her genitals pierced". Beh!!! a maggior ragione direi però che la nostra ha introdotto un bel po' di innovazioni :-)
RispondiEliminaMi vergogno un pochino a dirlo, ma io non l'avevo mai sentita nominare. Forse perchè ci propinano solamente le attricerebrolesette TV di cui sopra? ;-)
A tal proposito, vogliamo parlare di cosa faceva Benny Hill nel lontano 1985?
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=rw4oSqcggD4
Tra i personaggi entrati per un motivo o per l'altro nella mitologia ce ne sono alcuni completamente assurdi, come GG Allin , il musicista più trash di tutta la storia . Consiglio di vedere la visione del documentario girato prima della sua morte che si chiama Hated e che lo potete trovare su Youtube. Se invece siete più pigri leggetevi la sua scheda su wikipedia.
RispondiElimina""Ma nella standing ovation di Cannes, cosa era esattamente "standing"?"
RispondiEliminaI membri della giuria, of course."
E sottolineo i membri.
Già, i mitici anni '80... Continuando il discorso "trasgressivo", con il confronto con le censure attuali, ricordo due trasmissioni del periodo, che adesso temo sarebbero impensabili. Una era "Il cappello sulle ventitre" che TUTTI -almeno quelli di sesso maschile come me- guardavano più che altro per lo strip-tease finale (spesso c'era l'ungherese Katalin Murany). L'altra -durata poche puntate- era "Stryx" (o qualcosa del genere), un varietà strano, incentrato sulla magia e sulle streghe, con grande abbondanza di erotismo, ricordo persino Patty Pravo che cantava seminuda. Scene di nudo erano persino tollerate (ovviamente parlo di erotismo, non pornografia) durante l'ora di cena, ricordo benissimo, a fine anni '70 o al massimo primi '80, lo sceneggiato "Paul e Virginie", c'era una scena in cui Virginie nuotava in costume adamitico in una laguna, nessuno si scandalizzò... E anche durante una puntata di "Sereno variabile" (o un programma del genere) c'era Eleonora Vallone che nuotava senza costume. Ho scritto troppi "ricordo", temo sia un inequivocabile segno di vecchiaia... :-) Scusatemi.
RispondiEliminaGià, Il Cappello sulle Ventitré, ve la ricordate Rosa Fumetto ? Spogliarellista del Crazy Horse, un vero mito, indimenticabile, che frangetta... Stryx si chiamava proprio Stryx, ed era una bomba anch'esso. Ma ve lo vedete Eminence come strabuzzerebbe gli occhi se oggidì la tivu di stato trasmettesse nulla di lontanamente paragonabile ? Le uniche forme di pornografia oggi ammesse sono la violenza e l'orrido.
RispondiEliminaChe tristezza. Una donna dalla bellezza e dal fascino fuori dal comune che tempo fa avevo avuto la fortuna di "scoprire" su YouTube grazie a un paio di interviste (di una purtroppo non c'è più traccia) degli anni Settanta per la tv americana. Non solo attrice hard e di film d'autore e manager di se stessa, ma anche attrice teatrale, scrittrice, attivista politica e antesignana di un'idea di erotismo e di pornografia centrata sul desiderio femminile. Ce ne fossero. Un personaggio da rivalutare, che meriterebbe di essere studiato con tanta attenzione quanta ne ha suscitata in vita.
RispondiEliminaIn fatto di ricordi, nessuno cita "c'era due volte?" con Ilona Staller, Gigi e Andrea e Marisa Merlini, dove la prima rivisitava in versione sexy le favole?
RispondiEliminaPaolo, spero solo che Virginie nuotasse in costume evitico, perché fosse stato adamitico mi lascerebbe un po' perplesso...
:-) Hai ragione, Rado, era proprio "evitico"!
RispondiEliminaIlona Staller proprio non l'ho mai sopportata, anche se l'impressione netta era che non fosse affatto l'ochetta che voleva apparire. Io ricordo piuttosto il programma dello "Scrondo", che fu censurato per le interviste "nude" di Moana Pozzi. Sempre rivangando nei ricordi, ricordo qualche lettera scandalizzata a proposito dello sceneggiato "L'eredità della priora" in cui compariva qualche tetta (si potrà scrivere?) ogni tanto...
posso solo aggiungere un grazie a Marilyn da parte del publico femminile per le sue innovazioni. R.I.P.
RispondiEliminaSono troppo giovane per ricordarmi di Stryx, de "Il cappello sulle ventitrè" ho qualche confusa memoria, ma il periodo fine anni settanta, inizio anni ottanta per l'Italia fu di vera rivoluzione di costume. Come non ricordare "Amore tossico", un film del 1983 sulla tossicodipendenza girato ad Ostia con attori veramente drogati? Oggi come oggi sarebbe impossibile girarlo, eppure fa capire meglio di qualsiasi documentario o statistica come le persone tossicodipendenti vivano esclusivamente per la dose quotidiana, senza più altri fini nella vita.
RispondiEliminaSu "Pretty Baby", un film difficile, lessi comunque che la stessa Sarandon rimase sconvolta su come Brooke Shields non fosse in nessun modo "protetta" nelle scene più complesse nel film, tanto da doverle fornire lei stessa un "cache sex". Forse qui Malle si era spinto un po'troppo oltre...
Paolo, in effetti anche al sottoscritto la vocina da finta adolescente della Staller ha sempre irritato, ma devo considerare che a voi maschietti italiani tira parecchio la femmina dell'est che parla così. E bisogna accontentare il mercato.
RispondiEliminaForse per questo la Pozzi ebbe il suo momento di gloria: una pornostar che aveva una voce non da oca sognante, quasi una crisi di rigetto dopo anni di ungheresi.
Certo, non nascondo che l'accento dell'est attizza, ma un conto è parlare come la Staller, altro come la Henger.
Sull'Araba Fenice-Matrioska, alla fine le interviste nude si fecero ugualmente. IN un'intervista dell'epoca però Ricci sosteneva che il problema fosse lo Scondro, ritenuto troppo volgare (a dire il vero credo proprio la peggiore creatura di Disegni & Caviglia).
Antonio Ricci sosteneva che il vero motivo della censura di Matrioska fosse nella sigla che mostrava il coro di CL cantare il relativo inno mettendoli parecchio in ridicolo.
RispondiEliminaIn effetti il programma venne poi trasmesso con il titolo Araba Fenice al suo interno c'erano sia lo Scrondo sia Moana Pozzi integralmente nuda ... l'unico cambiamento fu proprio la sigla.
Rado, NON tutti i maschietti italiani erano/sono attizzati dall'accento magiaro... io p.e. preferisco quello emiliano! :-)
RispondiEliminaScherzi a parte: io ho una carissima amica ungherese (ci conosciamo da 30 anni, praticamente) una donna con un'immensa cultura ed un grandissimo sense of humour. Lei stessa sostiene, tra il serio ed il faceto, la leggenda che le sue conterranee siano particolarmente disinibite, alimentando il mito della Pannonia "vivaio di pornostar". Che comunque in quel Paese la densità di graziose fanciulle sia elevata è fuori discussione, come è fuori discussione che in un Paese bigotto come il nostro chi vive più o meno allegramente la sessualità venga vista/o come una meretrice o un porco. Tornando in tema "Chambers", onore anche al fatto che abbia lanciato la moda -come scritto da P.A.- "having shaved her pubic hair"... davvero lodevole e attizzante, se mi è concesso il termine.
Bera: nell'intervista che cito (mi pare rilasciata ad Oggi), Ricci sosteneva che il finto problema era la Pozzi nuda (tant'è che sostenne che se quello fosse stato il vero problema, l'avrebbe pure fatta comparire vestita da suora) ma quello vero era lo Scondro. Ciò diede all'orrido personaggio una fugace notorietà tanto che comparve in ogni dove a perorare la sua causa (anche al Festival di San Remo, ma non mi ricordo se prima o dopo la messa in onda definitiva).
RispondiEliminaIn effetti alla fine sia la Pozzi nuda che lo Scondro rimasero.
Paolo: il mondo è bello perché vario.
@Rado
RispondiEliminabho.. io avevo letto Ricci (su Repubblica credo)affermare che la censura era dovuta a CL.
Forse Ricci cambiava il motivo della censura in base a quello che "faceva più figo" agli occhi dell'intervistatore.Su "Repubblica", più politicizzata, essere censurato a causa dei Ciellini, su "Oggi" più nazional-popolare per la volgarita dello Scrondo (che guarda caso non era comunque un suo personaggio ma di Disegni-Caviglia.)
I paraculi erano di moda nei 70 e lo sono ancora oggi ;-)
Bera: su Ricci ho il tuo stesso pensiero.
RispondiEliminaAltro programma tv dei primi anni Ottanta: Odeon, se non sbaglio in onda il martedi' o mercoledi' su Rai2. Qualche scena ai limiti del "comune senso del pudore" veniva trasmessa, ogni tanto. Se non lo ricordate per altro, forse ricorderete Keith Emerson che suonava la tastiera in mare.
RispondiEliminaRiguardo allo Scrondo: lo vidi la prima volta sul mensile musicale Tuttifrutti, mi piacque subito, ma gli preferivo un'altra creazione di Caviglia & Disegni chiamata "Fabrizio Ialongo il detective col dittongo".
"odeon, tutto quanto fa spettacolo", poi degenerato in "Colosseum".
RispondiEliminaOdeon? Venne dopo la "riforma" della RAI del 1976 o giù di lì, con RAI2 che cadde, come direbbe qualcuno :) oggi, "in mano ai comunisti, cri-bio"! Sì, come non ricordare Emerson che alla fine suonava "Honky Tonky train blues", sul 45 giri era persino scritto "Sigla del programma tv TG2 Odeon". Fu una reasmissione che infranse molti tabu', la prima puntata fu lanciata con lo slogan: "Finalmente in tv il Crazy Horse!" Sempre sulla tv semibolscevica nacque l'antenato di "Mi manda Lubrano/Rai3" (non ne ricordo il titolo), durante una delle prime puntate venne persino fuori che, nei bastoncini di pesce surgelati di una nota marca, si impiegavano le tetracicline come conservanti... Seguì un casino indescrivibile, altro che la tv soporifera di adesso, dove ormai si è imposto il notiziario stile "Sorrisi & Canzoni TV", con casalinghe (madri di rapinatori o spacciatori) sempre fresche di pettinatrice che piangono e gridano "figghiu miu, figghiu miu!" davanti all'intervistatrice che sbaglia i congiuntivi e pronuncia "pissicologo"...
RispondiEliminaMah.
Rivisto Insatiable ed effettivamente il cameo di Ivory Snow c'è :)
RispondiEliminaIl programma era Diogene: mi ricordo che c'era sempre un servizio coi fumetti (fra i quali come ricavare dei formaggini dagli zoccoli delle mucche, l'unica parte dell'animale ancora non sfruttata o la parodia "una mattina mi sono svegliato o bella ciao è ho trovato l'inflazion. O parmigiano, tu sei aumentato e non ti posso più comprar) e si finiva verificando se gli spot corrispondevano a situazioni reali (tipo recarsi all'aeroporto e chiedere a chi tornava in Italia se aveva comprato i Ferrero Rocher)
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